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Il Vulcano, sassolini neri … racconti di vetri … ceneri … Il Nerello Mescalese, l’Etna e la sua “gente”
Scirto … anche qui a passeggiare nelle vigne incredulo, annusando la terra, mentre Valeria e Marco dietro a raccontarsi il territorio … con Giuseppe a raccogliere l’eredità del nonno … immagini di un tempo che fu ed ora lo è davanti a me … immagino il bambino che mano nella mano con il nonno raccoglieva profumi …
Bottiglie uniche , unica la vigna , unici gli occhi ad incontrarsi … il 2011 nerello mescalese vinificato in altra “sede” … guardiano un amico comune … morbidezze e facilità di beve incredibili in un vino che non racconta di artificiosità, di gomma arabica ed osmosi inversa ma di raccolte “umane” … il solo vivere la vigna ogni giorno ed aspettare il frutto “pronto
di Roberto Orciani
VINI SCIRTO, I VINI DELL’AMORE
Ogni storia si svolge come un gomitolo di spago, inesorabile inizia da un capo e continua fino all’altro.
La littorina da Randazzo andava per 8 Km fino a Passopisciaro, attraversando assolate distese a viti e ulivi tra i massi neri di pietra lavica; ad aspettare alla stazione il piccolo Giuseppe c’era nonno Pippinu.
Era arrivata l’estate, e come ogni anno l’avrebbe trascorsa in campagna dai nonni paterni, condividendo le attenzioni per i piccoli alberelli dai frutti a grappolo, e ascoltando le saggezze vignaiole in piazza de a’ Culonna.
Inizia lì la storia di Vini Scirto, vini naturali dall’impronta dei tempi passati, vini che non sarebbero tali e, forse neanche mai nati, senza le emozioni che oltre trent’anni fa, nonno Pippinu seppe trasmettere a Giuseppe Scirto
continua…
http://www.arcimboldonews.it/2016/07/vini-scirto-i-vini-dellamore/
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Our Italians: Giuseppe and Valeria of Vini Scirto
Today we meet Giuseppe Scirto and Valeria Franco the owners and wine makers of Vini Scirto. Giuseppe and Valeria invited us to their farmhouse for a home-cooked Sunday lunch where we were fortunate enough to spend time talking, eating and sharing life stories. Vini Scirto is located in the beautiful Etna zone of Sicily, which is rich in Sicilian wine traditions.
by Gina Tringali | Jun 29, 2015 | CasaMia, Interview, Sicily, Travel, Wine
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Some like it hot
Some like it hotBy Gina Tringali
Published: 2015-04-05 |
— Vini Scirto Giuseppe Scirto and Valeria Franco grew up in villages at the foot of Etna. Giuseppe spent summer vacations with his grandfather and learned to grow and care for vines and grapes that later became the vini sfusi, or bulk wines, that sustained the family through the year. Both Giuseppe and Valeria attended the University of Catania and worked in the city until deciding to return to their wine roots. Mindful of nature, they began making wines (carricante and nerello mascalese) that reflected their spirited and ambitious personalities. Ideal with grilled sausages or pasta with meat sauce, Vini Scirto, A’ Culonna, Etna Rosso is a medium-weight wine with delightful acidity and red and black fruit flavors.
The Etna Wine Buzz
Red Etna wine and grilled fresh grouper.
Vino Etna rosso, pesce fresco di Letojanni, Taormina mare… Victor’s restaurant… Red Etna wine and grilled fresh grouper.
Un bel bicchiere di “A Culonna” Etna rosso di Nerello Mascalese di vini Scirto, il vino dell’Etna si sposa ottimamente anche con pesce fresco Cernia alla griglia, radicchio arrosto, la semplicità dei sapori, la cura in cucina di Antonella Risini e con gli amici del Victor’s restaurant a Letojanni…
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Menzionati su Decanter magazine di febbraio… Molto orgogliosi… #viniscirto
PDF Etna-1 Etna-2 Etna-3 Etna-4
Vini Scirto ha ritwittato
@Viniscirto and some more really good traditional and even organic #Etna #wines mentions #thatswhySicily http://fb.me/2MOXkwYA2
I Prodotti
Vini Scirto
A Culonna red Etna wine & San Giorgio e il Drago tipical sicilian recipes restaurant.
http://albaretna.com/2014/08/16/1637/
Questa sera la cucina tradizionale della signora Paolina il top delle ricette tipiche della Sicilia, nello specifico della nera lavica architettura di Randazzo, alla trattoria San Giorgio e il Drago, con Daniele, Pippo e lo staff, attenti, cordiali e ospitali il tutto in atmosfera medievale.
Un bel Nerello Mascalese vino rosso dell’Etna “A Culonna” Vini Scirto, eh…
Cosa vuoi di più dalla vita… Un vulcano?
I bianchi dell’Etna, le immagini. Una serata all’insegna del divertimento -
Pubblicato il 28 Marzo 2014
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Massimiliano Montes commenta:
28/03/2014 ore 14:58
Alcune menzioni d’onore:
– sicuramente la Minnella 2003 di Benanti, un grande vino
– il Carricante di Scirto, Giuseppe, giovane vignaiolo da famiglia storica di Passopisciaro, ha tirato fuori un gran bel vino.
– L’Etna Bianco di Graci, 70% carricante 30% catarratto, dalla personalità forte e coinvolgente
– Ultimo ma non ultimo, lo Schwarzenneger dell’Etna, il demolitor, il grande Munjebel bianco 2012 di Frank Cornelissen!
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A Culonna Etna Rosso Doc (Gustodivino)
Pubblicato il 11 Marzo 2013
di Patrizia Saiola | Un commento |
Sorsi dell’Etna 2013. Mi sposto affascinata tra i banchi degustazione, quando la mia attenzione viene catturata da una coppia di giovani che, vicini, vicini, stanno li un po’ impacciati. Osservandoli si intuisce subito il forte legame che li fa stare così stretti l’uno con l’altra: l’amore.
Lui, Giuseppe Scirto, lei, Valeria Franco, insieme custodiscono, allevano e curano dal 2010, la piccola azienda agricola sulle pendici dell’Etna, Faro Giuseppina, ereditata dalla nonna di Giuseppe. L’azienda è a Passopisciaro, frazione del Comune di Castiglione di Sicilia. I vigneti si trovano in due contrade, Contrada di Mezzo e Contrada Porcaria, ad un altitudine di 650m s.l.m.
Passopisciaro è una delle contrade più note, da cui nascono alcuni tra i migliori vini del vulcano. L’altitudine, le significative escursioni termiche, unite alle correnti ventose che lambiscono il pendio, favoriscono al meglio lo sviluppo delle componenti aromatiche di queste particolari uve. Antiche piante di Nerello Mascalese coltivate ad alberello, ancora oggi tra le migliori forme d’impianto per questa vite, insieme a pochi ceppi di altre varietà autoctone: Nerello Cappuccio, Carricante, Grecanico e Minnella.
Tutte le viti sono allevate senza fertilizzanti chimici e senza pesticidi, la raccolta dei grappoli viene effettuata rigorosamente a mano, già dalla prima settimana di Ottobre. Giuseppe e Valeria, curano personalmente la vigna. Lui sorride mentre racconta di quanto la sua Valeria sia una tipa tosta, non si tira mai indietro davanti alle difficoltà e i sacrifici che la vigna richiede. Bene penso: è forte come la sua “muntagna” anche se l’aspetto è esile.
Vinificano il loro vino con dedizione, “A Culonna”, ovvero la colonna. Chiedo cosa e perché li abbia portati alla scelta di un nome cosi insolito. “A Culonna” è un monumento storico posto al centro del paese di Passopisciaro, datato 1870/80 circa, racconta Giuseppe. In pratica è un antico segnale stradale, che regola uno dei più importanti incroci siciliani. Un obelisco, che ospita tre facciate sulle quali sono scolpite le direzioni stradali, da e per Milazzo, Taormina, Randazzo e Nicosia e la strada statale, Palermo Cerda. Edificato totalmente in pietra lavica, sulla sua sommità, vi era un tempo posto anche un piccolo lampione ad olio per essere maggiormente visibile anche di notte. Per Giuseppe è un ricordo e un punto di riferimento importantissimo, poiché, attorno “a culonna” si svolgeva un tempo, non molto lontano, anche la vita sociale ed economica del paese. I contadini, intorno all’obelisco, si riunivano, dopo il lavoro nei campi, all’imbrunire, per vendere i propri prodotti agricoli e il loro vino. Giuseppe ne è stato spettatore attento, grazie a suo nonno che lo portava con se. Questo è il motivo per cui ha scelto il nome A Culonna, per il suo vino.
E’ prodotto con Nerello Mascalese e una piccola percentuale di Nerello Cappuccio e rientra nel disciplinare “Etna Rosso Doc”. Fermenta con lieviti indigeni in vasche di acciaio, successivamente matura in botti grandi di rovere di secondo passaggio. Sono appena 3000 bottiglie il loro piccolo tesoro, e racchiudono in loro tutta la turbolenza e la territorialità dell’Etna. Ho assaggiato il 2011. E’ rosso rubino scarico, vivace e brillante. Complesso al naso, stuzzica con frutta rossa e carnosa, sono fragoline e amarene, ma tra tutte spicca la verve del melograno. Come un iniziale e scomposto accordo sinfonico, erba, fiori e spezie dolci formano vorticose spirali odorose gradevolissime al naso, giunge infine un’intransigenza di stampo balsamico che chiude con eleganza. In bocca è intenso, fresco e di congrua mineralità. Sostenuto da una fittissima trama tannica che persiste piacevolmente. Intrigante.
Giuseppe e Valeria hanno appreso dalle generazioni passate l’amore e il rispetto per la vigna, e oltre il vino producono anche dell’ottimo olio di oliva.
Vini Scirto
Az. Agr. Faro Giuseppina
Via Panebianco,13 Passopisciaro
Castiglione di Sicilia (CT) 95030
Email: viniscirto@gmail.com
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